lunedì 5 maggio 2014

Dal passato...la strage di piazza Fontana

Ecco qualche informzione su La strage di Piazza Fontana, basta cliccare per accedere al documento.

Fratelli

ecco la poesia "Fratelli" di Giuseppe Ungaretti con inserito all' interno anche la forma metrica, l' analisi del testo ed il commeto:



  1. Di che reggimento siete
  2. fratelli?
  3. Parola tremante
  4. nella notte
  5. Foglia appena nata
  6. Nell'aria spasimante
  7. involontaria rivolta
  8. dell'uomo presente alla
  9. sua fragilità
  10. Fratelli
Di che….fratelli? = Il riferimento alla guerra lo si deduce dalla prima strofa della poesia, in questa domanda rivolta ai soldati che stanno passando accanto alla postazione dove si trova il poeta con i suoi commilitoni. Fratelli = rappresenta la parola-chiave del componimento.
Parola = è riferito a fratelli; tremante = la parola fratelli vibra/trema nel cuore della notte (il tremore trasmette il sentimento della paura per l’incertezza sulla propria sorte).
Foglia appena nata: analogia - quella parola di solidarietà, fratelli, è paragonata a una foglia appena sbocciata, fragile, così come è fragile il destino dell’uomo.
aria spasimante = nell’aria che è lacerata da scoppi, spari e lamenti.
involontaria rivolta = [la parola fratelli suona come] ribellione spontanea/istintiva all’orrore della guerra.
presente…fragilità = di ogni uomo consapevole della propria fragilità (cioè della precarietà della sua esistenza).
Commento: La poesia Fratelli in origine si intitolava Soldati (sia nella raccolta Porto sepolto del 1916, sia in Allegria del 1919), nel corso degli anni fu rimaneggiata più volte fino alla stesura definitiva nell’edizione del 1942 dell’Allegria
Verte su uno dei temi fondamentali del primo Ungaretti: la "fraternità degli uomini nella sofferenza", nel caso specifico è la fraterna solidarietà che lega i soldati nella condizione di fragilità imposta dalla guerra. Gli uomini legati dal comune destino di morte si uniscono nel comune sentimento di precarietà non solo legato alla situazione contingente ma riferito anche alla condizione umana nel suo complesso. La solidarietà rappresenta l’istintiva reazione (involontaria rivolta) alla constatazione della precarietà umana.
Forma metrica: Cinque strofe di versi liberi. Non essendovi che un solo verbo (siete al v.1) la centralità viene assunta da sostantivi e aggettivi che si affiancano l’uno all’altro. 
Dal punto di vista stilistico, Ungaretti rende il linguaggio estremamente suggestivo attraverso l’uso di termini essenziali ed immediati. Poche parole scarne e crude e un termine che scandisce tutta la lirica : fratelli, ripetuta all’inizio e alla fine della lirica. 
Spazi bianchi, scomposizione dei versi e pause servono a dare rilievo al valore delle poche e scarne parole utilizzate. 
 Analisi del testo
Due battaglioni di soldati s’incontrano nella notte e nell’aria tesa della notte sboccia come una foglia appena nata la tremante parola “fratelli”, istintiva ricerca di solidarietà e di soccorso, di fronte all’incombere del pericolo. Elemento centrale è la parola fratelli che, oltre al titolo, viene ripetuta, nella breve lirica, per altre due volte, costituendo il secondo e l’ultimo verso, e assumendo in quest’ultimo posizione particolarmente rilevata per effetto dello spazio bianco che precede. Al termine fratelli sono associate tre definizioni: parola tremante, Foglia appena nata, involontaria rivolta. Fratelli è il timido richiamo ai compagni d’armi, una fragile speranza, come una foglia appena nata, è espressione dell’istintiva ribellione all’odio e alla morte e quindi ricerca di fratellanza e di solidarietà. Certo, l’appello è rivolto a compagni del proprio esercito, non di quello nemico. Non lo si può intendere come un generale invito pacifista bensì come desiderio di sentito affratellamento tra individui che appartengono alla stessa comunità, allo stesso popolo lacerato dalla guerra. Tuttavia, l’appello del poeta è al tempo stesso espressione di una medesima condizione di sofferenza che accomuna tutti gli uomini e che alimenta in loro un sentimento di fraterna solidarietà. La domanda iniziale è anche una sorta di rivolta della fraternità, che si ribella alla disumanizzazione e alla guerra. Importante un confronto tra la redazione del 1926 e quella del 1943: le correzioni vanno nella direzione dell’essenzialità e di un maggior valore semantico delle parole. La poesia è composta da versi liberi di varia lunghezza, intervallati da spazi vuoti e da pause che li interrompono, con un’alternanza di suoni e di silenzi. L’enjambements[1] marca il significato delle parole “rivolta” e “fragilità” (v. 7-8).Sul piano retorico-stilistico è da notare la presenza di figure retoriche, quali la sinestesia (“parola tremante”, v. 3) e l’accostamento analogico di immagini (in particolare parola – foglia). L’assenza della punteggiatura è compensata dalla lettera maiuscola delle parole all’inizio di alcuni versi, che assumono così particolare rilievo. Il climax ascendente (parola tremante – foglia appena nata – involontaria rivolta) attribuisce alle immagini una crescente intensità, per culminare nella chiusura, circolare, della parola “fratelli” isolata nell’ultimo verso.


[1] L'enjambement consiste nell'alterazione tra l'unità del verso e l'unità sintattica ed è quindi una frattura a fine verso della sintassi o di un sintagma o anche di una parola causata dall'andare a capo 

Mandela

Ognuno di noi, in gruppi, aveva svolto una ricerca su Nelson Mandela. Bene ora che fine ha fatto questa ricerca? È stata lasciato su google drive al suo destino. 
Io ho deciso di far resuscitare le nostre ricerche e inizierò inserendo nella pagina i momenti più importanti della vita di Mandela.

Nel 1960 il regime di Pretoria elimina 69 militanti dell'ANC. In seguito, mette al bando e fuorilegge l'intera associazione ANC. Mandela sopravvive alla strage e riesce a fuggire. Raccolti gli altri esponenti rimasti in vita, crea una frangia militarista, decisa a rovesciare il regime e a difendere i propri diritti con le armi 
Nel 1963 Nelson Mandela fu giudicato colpevole di sabotaggio e alto tradimento e fu condannato con i suoi compagni alla punizione suprema: ergastolo a Robben Island, un isolotto nell’’oceano Atlantico ,  che rappresenta l’aspetto detestabile degli ultimi tre secoli di storia del Sudafrica. Rimane condannato per circa 30anni. 
Nel 1990 ,su pressioni internazionali e in seguito al mancato appoggio degli Stati Uniti al regime segregazionista, Nelson Mandela viene liberato. 
Nel 1991 è eletto presidente dell'ANC. 
Nel 1993 gli viene attribuito il premio Nobel per la pace.
nel 1994, durante le prime elezioni libere del suo paese (le prime elezioni in cui potevano partecipare anche i neri), viene eletto Presidente della Repubblica del Sudafrica e capo del governo. Resterà in carica per circa quattro anni. 
Nel giugno 2004, all'età di 85 anni, ha annunciato il suo ritiro dalla vita pubblica per passare il maggior tempo possibile con la sua famiglia. 
Nel 2010 c’è la sua ultima apparizione pubblica alla finale dei Mondiali di Calcio. 
Nelson Mandela muore all'età di 95 anni il giorno 5 dicembre 2013.     

Per semplificare il concetto ho anche fatto una linea del tempo

Il link da cui ho preso la vita di Mandela

 di Viola Morgia

lunedì 28 aprile 2014

Letteratura in America Latina - Caratteristiche, correnti influenzali e autori principali

Il termine collettivo “Letteratura latinoamericana” iniziò a essere usato nel Nord tra la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60, quando una serie di opere letterarie improvvisamente affascinò e sembrò conquistare il mondo: La región más transparente di Carlos Fuentes (1959); El coronel no tiene quién le escriba di Gabriel García Márquez e Sobre héroes y tumbas di Ernesto Sábato(1961).



Nella letteratura dell'America Latina, grande importanza ha avuto il realismo magico.
Il termine “realismo magico” fu coniato per la prima volta dal critico tedesco Franz Roh negli anni ’20 per designare il realismo insolito del movimento pittorico post-espressionista tedesco. In seguito il “Magischer Realismus” non si limitò più solamente a descrivere questa corrente, ma si allargò fino ad arrivare a caratterizzare quasi totalmente l’ambito letterario americano di lingua spagnola. 




Occorre precisare innanzitutto che il Realismo Magico consta di due fasi distinte: una prima sviluppatasi all’inizio degli anni ’20 in Europa e caratterizzante principalmente la pittura, e una seconda sviluppatasi invece intorno agli anni ’60 principalmente in America Latina e riguardante soprattutto l’ambito narrativo. Come si può notare il termine Realismo Magico designa due fenomeni che,pur avendo una radice comune, riguardano differenti ambiti diacronici, geografici e soprattutto di genere. 




Cliccate qui per saperne di più su Franz Roh
Qui trovate una notizia alla memoria di Ernesto Sabato
Per il realismo magico nell'arte basta cliccare qui



William Faulkner

William Cuthbert Faulkner, nato Falkner (New Albany, 25 Settembre 1897– Byhalia , 6 Luglio 1962), è stato uno scrittore, sceneggiatore, poeta e drammaturgo statunitense, vincitore del Premio Nobel per la letteratura nel 1949 e considerato uno dei più importanti romanzieri statunitensi, autore di opere spesso provocatorie e complesse.




Il Premio PEN/Faulkner per la narrativa, ispirato da William è un premio letterario assegnato annualmente dalla PEN/Faulkner Foundation alla miglior opera di narrativa di uno scrittore statunitense. È uno dei tre maggiori premi nazionali statunitensi per la narrativa accanto al Premio Pulitzer e al National Book Award.


  • "Sognate e mirate sempre più in alto di quello che ritenete allavostra portata. Non cercate solo di superare i vostri contemporanei o i vostri predecessori. Cercate, piuttosto, di superare voi stessi. ".                                                                                                                     -Faulkner

    Qui trovate info sul premio Faulkner
    Altri aforismi di William sono disponibili qui
    Cliccate qui per la biografia completa

Paulo Coelho

Paulo Coelho è nato a Rio de Janeiro, in Brasile, nell’agosto del 1947. Ha condotto una vita molto intensa. Prima di acquisire una notorietà internazionale e divenire un autore di best-seller mondiali ha dovuto superare molti ostacoli.                             

                                         

Oltre che scrittore, Coelho è un famoso e apprezzato giornalista, scrive anche canzoni e programmi televisivi molto noti. In tutto il mondo ha venduto oltre 130 milioni di copie ed è universalmente riconosciuto come uno dei migliori scrittori ispanici di tutti i tempi.

Come il fiume che scorre
Essere come il fiume che scorre
silenzioso nella notte,
senza temere le tenebre.
Se ci sono stelle nel cielo, rifletterle.
E se i cieli si riempiono di nubi,
così come il fiume, le nubi sono d'acqua;
riflettere anch'esse, senza timore,
nelle tranquille profondità.

Cliccate qui per altre poesie di Coelho
Qui trovate la biografia completa
Qui trovate una lista (in inglese ma facile da consultare) degli scrittori, poeti, romanzieri e drammaturghi che hanno venduto più copie della storia

Letteratura Latina/ Lavoro di Gruppo - La storia di un colosso (approfondimento sulla vita di Gabriel Garcia Marquez)

Gabriel Garcia Marquez nasce il 6 marzo 1927 ad Aracataca, piccolo villaggio fluviale della Colombia.

Nel 1936 si trasferisce a Barranquilla dove inizia gli studi. Frequenta il Colegio San José e il Colegio Liceo de Zipaquirá, dove si diploma nel 1946.

Nel 1947 inizia i suoi studi all'Universidad Nacional de Colombia di Bogotà; frequenta la facoltà di giurisprudenza e scienze politiche, e nello stesso anno pubblica il suo primo racconto "La tercera resignacion" sulla rivista "El Espectator". Presto abbandona lo studio di quelle materie che non lo affascinano.

 Nel 1948 si trasferisce a Cartagena dove inizia a lavorare come giornalista per "El Universal".Si lega ad un gruppo di giovani scrittori dediti alla lettura dei romanzi di autori quali Faulkner, Kafka e Virginia Woolf.

Nel 1954 come giornalista de "El Espectador"; in questo periodo pubblica il racconto "Foglie morte". L'anno successivo risiede a Roma per alcuni mesi: qui segue dei corsi di regia, prima di trasferirsi a Parigi Dopo l'ascesa al potere di Fidel Castro, visita Cuba; inizia una collaborazione professionalecon l'agenzia "Prensa latina" (prima è a Bogotà, poi a New York) fondata dallo stesso Castro. Le continue minacce della CIA e degli esuli cubani lo inducono a trasferirsi in Messico.

Nel 1967 pubblica uno dei suoi romanzi più noti, che lo consacrerà come uno dei più grandi scrittori del secolo: "Cent'anni di solitudine", romanzo che narra le vicende della famiglia Buendía a Macondo. L'opera è considerata la massima espressione del cosiddetto realismo magico. Seguono

"L'autunno del patriarca", "Cronaca di una morte annunciata", "L'amore ai tempi del colera": nel 1982 gli viene assegnato il Premio Nobel per la Letteratura.

 Nel 1976 Garcia Marquez risiede stabilmente a Città del Messico dove scrive il suo primo libro "I funerali della Mama Grande" (1962) che contiene anche "Nessuno scrive al colonnello", lavori con i quali si comincia a delineare il fantastico mondo di Macondo, paese immaginario che deve il suo
nome ad una zona vicino al paese di origine di Gabriel Garcia Marquez, dove erano presenti molti vigneti che l'autore poteva vedere in treno durante i suoi viaggi.







Nel 2001 è colpito da cancro linfatico. 
Nel 2002 pubblica comunque la prima parte di "Vivere per raccontarla", la sua autobiografia.
 Nel 2005 vince la sua battaglia contro il cancro e torna alla narrativa pubblicando il romanzo "Memoria delle mie puttane tristi" (2004), il suo ultimo romanzo.
Il giorno 17 aprile 2014 viene ricoverato per l'aggravarsi di una grave polmonite nella clinica Salvador Zubiran in Messico e muore all'età di 87 anni.


Per conoscere l'idea di Marquez sulla politica cliccate qui
Qualcosa in più sul cancro linfatico lo trovate qui
Qui trovate informazioni sull'autobiografia di Gabriel

domenica 27 aprile 2014

Russia difficile - Una guerra in rete

Mosca - Nuova stretta in Russia su web e comunicazioni internet.
Gmail, Skype, Facebook e simili rischiano di essere bloccati dalle autorità russe se rifiutano di mettere dei server all’interno della Federazione e conservare i dati dei loro utenti.
Questo uno dei provvedimenti del pacchetto di leggi anti-terrorismo approvato ieri in via definitiva.
Stando al documento, le società di comunicazione online devono registrare per sei mesi le informazioni di tutti i messaggi degli utenti.
Ma i dati devono essere conservati in territorio russo e, a meno che Google, Facebook e Microsoft (Skype) non decidano di mettere dei server nella Federazione, la Russia potrebbe bloccare l’accesso ai loro servizi.
“Le società straniere di servizi internet non ricadono sotto la giurisdizione russa – ha spiegato l’esperto di diritto aziendale, Konstantin Trapaidze al sito Lenta.ru -, pertanto su di loro le autorità federali non hanno reali strumenti giuridici di influenza”.
Se Google e co. Non vogliono installare i loro server in territorio russo, dice ancora, “Mosca non può fare nulla per obbligarle, l’unico modo è bloccare l’accesso ai loro servizi su tutto il territorio”.
Le società non hanno commentato il provvedimento e le sue eventuali conseguenze.
Ma non finisce qui.
Tra le altre cose, la normativa prevede che i blogger con almeno 3mila utenti giornalieri siano equiparati ai mass media e quindi debbano essere iscritti ad un registro apposito.
I blogger sono inoltre tenuti a verificare l’attendibilità dell’informazioni, a non pubblicare post estremisti e a rispettare la privacy.
Le pene, in caso di violazione, vanno dai 30mila ai 300mila rubli (dai 600 ai 6mila euro). Per i recidivi da 50mila rubli a 500mila. Oppure la sospensione dell’attività fino a 30 giorni.
Come mai tutti questi divieti? Forse Putin ha qualcosa da nascondere?

Per saperne di più sul capo di stato russo: Putin
Altre tensioni fra Putin e i Social
Per leggere un fatto simile: Twitter bloccato in Turchia


giovedì 24 aprile 2014

Isabelle Allende

Isabel Allende Llona (Lima, 2 agosto 1942) è una scrittrice cilena. È una delle autrici latinoamericane di maggior successo al mondo, con libri come La casa degli spiriti o La città delle bestie. Ha scritto romanzi basati sulle sue esperienze di vita, ma ha anche parlato delle vite di altre donne, unendo insieme mito e realismo. Ha partecipato a molti tour mondiali per promuovere i suoi libri ed ha anche insegnato letteratura in vari college statunitensi. Vive dal 1989 in California con suo marito, e ha ottenuto la cittadinanza americana nel 2003

"È passato più di mezzo secolo, ma ancora ho impresso nella memoria il momento preciso in cui Rosa, la bella, entrò nella mia vita, come un angelo distratto che passando mi rubò l'anima."

-- Isabel Allende
dal libro "La casa degli spiriti" di Isabel Allende

  • Per la biografia completa, cliccare qui
  • Qui trovate alcuni aforismi
  • Cliccate qui e qui per altri due Allende molto famosi

Gabriel Garcia Marquez

Gabriel José de la Concordia García Márquez, soprannominato Gabo (Aracataca, 6 marzo 1927 – Città del Messico, 17 aprile 2014), è stato uno scrittore e giornalista colombiano, insignito, nel 1982, del Premio Nobel per la letteratura.

La sua notorietà si deve principalmente all'attività di scrittore, nella quale si è espresso ad un altissimo livello, ottenendo un grande successo di pubblico e di critica in tutto il mondo. Considerato il maggior esponente del cosiddetto realismo magico in narrativa, ha contribuito a rilanciare fortemente l'interesse per la letteratura latinoamericana.


Prologo - Cent'anni di Solitudine

Ho sempre diffidato del dato “storico”, di questo elemento “minuzioso e preciso”. Perché, alla fine, cos’è la Storia? Una serie di fascicoli ordinati più o meno cronologicamente? […] Gli impulsi, le ragioni, le segrete percezioni che sollecitano (formano) un uomo non appaiono, non possono essere colti dalla Storia, così come il chirurgo non comprenderà mai il dolore di un uomo che soffre. La Storia registra la data di una battaglia, i morti che ci hanno mostrato la stessa cosa, cioè l’evidenza. Questi temibili scartafacci riassumono (ed è sufficiente) ciò che è fugace. L’effetto, e non la causa. Per questo, più che nella Storia, io frugo nel tempo. In questo tempo incessante e diverso, un buco nella sua metafora. Perché l’uomo, tirate le somme, è la metafora della Storia, una sua vittima, anche quando, apparentemente, provi a modificarla e, secondo alcuni, vi riesca. Generalmente gli storici guardano al tempo come qualcosa di lineare e di per sé infinito. Ma quali prove dimostrano che è così? L’elementare ragionamento che il 1500 è precedente alla decapitazione di Maria Antonietta? Come se il tempo traesse qualche utilità da tali segni, come se il tempo si intendesse di cronologia, di progressi, come se il tempo potesse evolvere… Davanti all’ingenuità dell’uomo che cerca di sfogliarlo, schedandolo, con un’intenzione progressiva, e perfino “progressista”, il tempo, semplicemente, si oppone.


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  • Per conoscere due scrittori italiani del realismo magico cliccate qui e qui
di Angelo Cataldo