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lunedì 5 maggio 2014

Mandela

Ognuno di noi, in gruppi, aveva svolto una ricerca su Nelson Mandela. Bene ora che fine ha fatto questa ricerca? È stata lasciato su google drive al suo destino. 
Io ho deciso di far resuscitare le nostre ricerche e inizierò inserendo nella pagina i momenti più importanti della vita di Mandela.

Nel 1960 il regime di Pretoria elimina 69 militanti dell'ANC. In seguito, mette al bando e fuorilegge l'intera associazione ANC. Mandela sopravvive alla strage e riesce a fuggire. Raccolti gli altri esponenti rimasti in vita, crea una frangia militarista, decisa a rovesciare il regime e a difendere i propri diritti con le armi 
Nel 1963 Nelson Mandela fu giudicato colpevole di sabotaggio e alto tradimento e fu condannato con i suoi compagni alla punizione suprema: ergastolo a Robben Island, un isolotto nell’’oceano Atlantico ,  che rappresenta l’aspetto detestabile degli ultimi tre secoli di storia del Sudafrica. Rimane condannato per circa 30anni. 
Nel 1990 ,su pressioni internazionali e in seguito al mancato appoggio degli Stati Uniti al regime segregazionista, Nelson Mandela viene liberato. 
Nel 1991 è eletto presidente dell'ANC. 
Nel 1993 gli viene attribuito il premio Nobel per la pace.
nel 1994, durante le prime elezioni libere del suo paese (le prime elezioni in cui potevano partecipare anche i neri), viene eletto Presidente della Repubblica del Sudafrica e capo del governo. Resterà in carica per circa quattro anni. 
Nel giugno 2004, all'età di 85 anni, ha annunciato il suo ritiro dalla vita pubblica per passare il maggior tempo possibile con la sua famiglia. 
Nel 2010 c’è la sua ultima apparizione pubblica alla finale dei Mondiali di Calcio. 
Nelson Mandela muore all'età di 95 anni il giorno 5 dicembre 2013.     

Per semplificare il concetto ho anche fatto una linea del tempo

Il link da cui ho preso la vita di Mandela

 di Viola Morgia

domenica 13 maggio 2012

lunedì 6 febbraio 2012

Ettore e Andromaca di Angelo



Stava lottando con tenacia e astuzia, cercando di prevedere le mosse del nemico, quando riuscì a intrappolarlo nella sua morsa della morte, Ettore Menteveloce. Ma in quel momento irruppe sulla terrazza Andromaca Manolesta con il compagno di investigazioni di Ettore e suo figlio. “Fermati, uomo impavido, tu morirai assieme al tuo nemico e non te ne importa niente di me, di come mi sentirò quando morirai e di tuo figlio. Tutto il mondo piangerà la tua scomparsa e ti ricorderà come il più grande genio di tutti i tempi, ma a che prezzo? Lascia andare il tuo nemico, se ne occuperà qualcun altro!”
Ma Ettore, in punto di buttarsi nel vuoto, parlò con voce lenta e disse: “Come potrei guardare la gente per le strade di Londra senza provare rimorso se non mi occupassi del mio nemico? Ho già deciso cosa fare quindi adesso voglio salutarvi per l’ultima volta, addio Andromaca ricordami per sempre a mio figlio ed al mio compagno di investigazioni”.
Bastò quest’ attimo al nemico per divincolarsi e cingere Ettore alla vita tenendolo sospeso nel vuoto.
“Non mi getterai nel vuoto!” disse Ettore e con un rapido movimento delle gambe si issò sul parapetto, cercò il suo malvagio antagonista e dopo averlo raggiunto lo prese di nuovo spezzandogli il polso con un fulmineo movimento della mano.
“Ricorda, Andromaca, pensami sempre, mio ‘fratello’ di investigazioni ti accudirà. Ricorda, NIENTE E’ LASCIATO AL CASO, ogni vita ha il suo scopo”.
Queste furono le ultime parole di Ettore Menteveloce e si gettò nel vuoto con il suo nemico nel fiume per porre fine alla sua malvagità con la propria vita.