lunedì 28 aprile 2014

Letteratura Latina/ Lavoro di Gruppo - La storia di un colosso (approfondimento sulla vita di Gabriel Garcia Marquez)

Gabriel Garcia Marquez nasce il 6 marzo 1927 ad Aracataca, piccolo villaggio fluviale della Colombia.

Nel 1936 si trasferisce a Barranquilla dove inizia gli studi. Frequenta il Colegio San José e il Colegio Liceo de Zipaquirá, dove si diploma nel 1946.

Nel 1947 inizia i suoi studi all'Universidad Nacional de Colombia di Bogotà; frequenta la facoltà di giurisprudenza e scienze politiche, e nello stesso anno pubblica il suo primo racconto "La tercera resignacion" sulla rivista "El Espectator". Presto abbandona lo studio di quelle materie che non lo affascinano.

 Nel 1948 si trasferisce a Cartagena dove inizia a lavorare come giornalista per "El Universal".Si lega ad un gruppo di giovani scrittori dediti alla lettura dei romanzi di autori quali Faulkner, Kafka e Virginia Woolf.

Nel 1954 come giornalista de "El Espectador"; in questo periodo pubblica il racconto "Foglie morte". L'anno successivo risiede a Roma per alcuni mesi: qui segue dei corsi di regia, prima di trasferirsi a Parigi Dopo l'ascesa al potere di Fidel Castro, visita Cuba; inizia una collaborazione professionalecon l'agenzia "Prensa latina" (prima è a Bogotà, poi a New York) fondata dallo stesso Castro. Le continue minacce della CIA e degli esuli cubani lo inducono a trasferirsi in Messico.

Nel 1967 pubblica uno dei suoi romanzi più noti, che lo consacrerà come uno dei più grandi scrittori del secolo: "Cent'anni di solitudine", romanzo che narra le vicende della famiglia Buendía a Macondo. L'opera è considerata la massima espressione del cosiddetto realismo magico. Seguono

"L'autunno del patriarca", "Cronaca di una morte annunciata", "L'amore ai tempi del colera": nel 1982 gli viene assegnato il Premio Nobel per la Letteratura.

 Nel 1976 Garcia Marquez risiede stabilmente a Città del Messico dove scrive il suo primo libro "I funerali della Mama Grande" (1962) che contiene anche "Nessuno scrive al colonnello", lavori con i quali si comincia a delineare il fantastico mondo di Macondo, paese immaginario che deve il suo
nome ad una zona vicino al paese di origine di Gabriel Garcia Marquez, dove erano presenti molti vigneti che l'autore poteva vedere in treno durante i suoi viaggi.







Nel 2001 è colpito da cancro linfatico. 
Nel 2002 pubblica comunque la prima parte di "Vivere per raccontarla", la sua autobiografia.
 Nel 2005 vince la sua battaglia contro il cancro e torna alla narrativa pubblicando il romanzo "Memoria delle mie puttane tristi" (2004), il suo ultimo romanzo.
Il giorno 17 aprile 2014 viene ricoverato per l'aggravarsi di una grave polmonite nella clinica Salvador Zubiran in Messico e muore all'età di 87 anni.


Per conoscere l'idea di Marquez sulla politica cliccate qui
Qualcosa in più sul cancro linfatico lo trovate qui
Qui trovate informazioni sull'autobiografia di Gabriel

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