lunedì 6 febbraio 2012

Ettore e Andromaca di Ludovica B.



ETTORE E ANDROMACA
Ettore e Andromaca si diedero appuntamento in un ristorante al centro di Roma come di solito facevano il sabato.                                                 Ma questo era un sabato particolare: Ettore aveva ricevuto una promozione nel lavoro e  sarebbe dovuto partire per l’India. 
Essi si incontrarono e Ettore spiegò tutto ad Andromaca,  lei rimase sconvolta dalla notizia e iniziò a fargli domande  su quanto tempo sarebbe dovuto rimanere, in quale  città sarebbe andato e se ci fossero con lui anche altre persone.               Ettore  aveva  già  immaginato la reazione di Andromaca e quindi era pronto ad affrontare tutte le sue preoccupazioni; rispose a tutte le sue domande e cercò di rassicurarla dicendole che il tempo sarebbe passato veloce e che con le nuove tecnologie  tipo  SKIPE sarebbero potuti rimanere in contatto e vedersi quando volevano.
Andromaca iniziò a piangere e cercò di far ripensare Ettore sul viaggio,  di rimandarlo di qualche ann,  quando il loro bambino sarebbe stato più grande e avrebbe avuto così più capacità di capire la situazione.                                                                  Ettore era troppo convinto di partire perché erano molti anni che aspettava questa promozione anche se il suo cuore era dispiaciuto di lasciare la sua famiglia ma, capiva che il suo dovere era di andare  lì.
Andromaca nonostante tutto riuscì a capire la situazione e lo rassicurò dicendogli che avrebbe aspettato con ansia il suo ritorno. Ettore prima della sua partenza baciò il figlio e pregò Dio affinche potesse avere di più di quello che aveva avuto lui.  


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