lunedì 7 maggio 2012

il GGG - giganti eroi

Il GGG insieme a Sofia, dopo aver neutralizzato tutti  e 9 i giganti,  la lasciò lì, insieme alla regina per andare in tournee a Cipro. Il GGG dopo la grande impresa “perse la testa” e si sentì il re del mondo. Da una parte aveva ragione ma dopo un po’ Sofia si stancò di tutta questa attenzione. Lui non voleva saperne; si sentì un po’ offeso e le disse con aria nervosa che se lei non voleva viaggiare per lui non sarebbe cambiato nulla.
Sofia si sentì messa in disparte ed anche poco considerata  e allora chiese aiuto alla regina, le domandò il modo per “riconquistare” l’attenzione del GGG .
La regina, appena Sofia glie lo chiese, consigliò subito di chiamare il GGG. Il gigante non aveva un telefono allora la regina poco prima di partire glie ne fece costruire uno su misura. Per lui vennero fatti costruire molti oggetti giganti come: forchette, cucchiai, cappelli nuovi, occhiali, orologi ma soprattutto vestiti.
L’idea della regina sfumò subito perché il gigante gentile non era un grande esperto di tecnologia.
Alla regina venne un’altra idea; quella di fargli credere che Sofia si trovasse in difficoltà.
La regina fece rintracciare il GGG e gli inviò una lettera con scritto che Sofia era stata rapita da uno dei giganti cattivi e che sarà liberata solo in cambio della propria liberazione.
Il GGG appena lo venne a sapere corse per tutta la Turchia, poi passò in Grecia, Macedonia, Kosovo, Montenegro, Bosnia Erzegovina, Croazia, Slovenia, Italia, Austria, Germania, Lussemburgo e Belgio per arrivare in Inghilterra.
Ormai era conosciuto e rispettato da tutti e non era una novità vederlo camminare nelle strade. Appena si trovò davanti Buckingham Palace capì che la “sua” Sofia era la cosa più importante. Bussò alla porta e gli aprì la regina.
Il gigante impaurito disse<< Oh, sua maestà, dove è la mia Sofia, chi le vuole fare del male? Io lo troverò e la libere……>>. Il gigante si fermò di colpo di parlare perché vide Sofia che usciva da dietro la regina. Scoppiò subito a piangere, la raccolse e le disse che non l’avrebbe mai più lasciata.

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