lunedì 6 febbraio 2012

Sport antichi e moderni di LudoCri



Alcuni giochi olimpici greci sono uguali a quelli moderni, solo un po' modificati.






Il lancio del giavellotto era praticato in Grecia alle Olimpiadi, in combattimento veniva lanciata la lancia che è molto simile al giavellotto.

 
La corsa è uno dei pochi giochi che non è stato modificato; può variare solo la lunghezza del percorso.
Lo stadio era una corsa veloce sulla distanza che approssimativamente possiamo calcolare in 185 metri.
Il diaulo era una corsa di velocità prolungata, in cui si percorreva la distanza di due stadi, in tutto 370 metri all’incirca.
Il dolico, introdotto nell’olimpiade 15 (720 - 719 a. C.) era una corsa di fondo che comprendeva una distanza di circa 4440 metri, corrispondente a 24 stadi.
Le partenze, in ognuna di queste gare, erano annunciate da uno squillo di tromba.

Il pentathlon moderno ha la base di quello antico; cioè è formato da 5 sport. L'unica differenza sono gli sport, in quello moderno sono: equitazione, corsa, scherma, tiro a segno e nuoto; mentre in quello antico sono:lancio del giavellotto, lancio del disco, corsa , combattimento e salto
Il pentatlo e
ra una gara per atleti completi, capaci di accoppiare forza fisica ad agilità. Fu introdotto nella olimpiade 18 (708 – 707 a. C.). I concorrenti potevano scegliere di esibirsi in tre gare fra tutte, e per ottenere il trionfo dovevano superarle tutte e tre.
Il disco era una piastra di ferro, o di altro materiale pesante, rame o bronzo, di forma lenticolare, rotonda e schiacciata, sottile ai bordi e grossa al centro, di 15-20 centimetri di diametro. Il disco si teneva in mano e, bilanciandolo col braccio in un movimento rotatorio dall’alto al basso e in avanti, facendo perno su una gamba lo si lanciava il più lontano possibile. Nemmeno il lancio del disco è stato variato molto; 
l'unica differenza è che nello sport moderno hanno preso più precauzioni: nel caso l'atleta lanciasse per sbaglio contro il pubblico il disco, hanno messo intorno all'atleta una rete metallica

Il pugilato era un combattimento tra due avversari che cercavano di colpirsi con i pugni protetti e rinforzati da strisce di pelle di bue, con cui fasciavano le mani e gli avambracci, fino ai gomiti. Questa rivestitura, detta “cesto”, aumentava la potenza dei colpi, a tal punto che il combattimento poteva diventare violentissimo; spesso i lottatori finivano per rimanere sfigurati nel volto e nel corpo.
Per gareggiare nella lotta, gli atleti si ungevano il corpo con olio, per rendere le membra più snodabili ed elastiche. Si cospargevano quindi di polvere, in modo che le mani trovassero la presa senza scivolare. I due contendenti si prendevano per le braccia e cercavano di stendere a terra l’avversario, più con mosse improvvise di astuzia ed agilità che di forza, fino a quando non si dichiarava vinto alzando la mano. Gli assalti in cui i lottatori si affrontavano erano tre; per ottenere la vittoria si doveva abbattere l’avversario almeno due volte.



Itethrippon, la corsa dei cocchi con quattro cavalli, era la gara più spettacolare ed importante fra tutte.  Ad essa potevano concorrere solo coloro che potevano permettersi un allevamento di cavalli da corsa e procurassi gli aurighi migliori. Nel corso dei secoli vari re, tiranni o uomini politici cercarono di sfruttare queste gare per ingrandire il proprio potere, per procurarsi la gloria o il favore del popolo Il segnale della partenza era dato lanciando in alto un’aquila posta su un altare nel mezzo della prora e contemporaneamente, si abbassava un delfino posto sullo sprone ben visibile a tutti. I concorrenti dovevano doppiare dodici volte le due mète poste all’estremità  della pista.
Vi era anche la corsa dei cavalli montati da fantini.





1 commento:

  1. bellissimo! Deve essere stato difficile trovare delle immagini così azzeccate!!!

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