Il proemio
Càntami , o Diva , del Pelìde Achille
l’ira funesta , che infiniti addusse
lutti agli Achei ,molte anzi tempo all’Orco
generose travolse alme d’eroi
e di cani e d’augelli orrido pasto
lor salme abbandonò (cosi’ Giove
l’alto consiglio s’adempìa) da quando
primamente disgiunse aspra contesa
Il re de’ prodi Atrìde e il divo Achille.
traduzione
Ispirami a cantare o Dea la rabbia furiosa di Achille figlio di Peleo che provocò dolori e morte agli Achei, trascinò nell’oltretomba molte anime di eroi
e abbandonò i loro corpi che diventarono orrido pasto per cani e uccelli
(così si compiva la suprema volontà di Giove)
ed tutto iniziò dalla lite accanita che divise Agamennone figlio di Atreo, primo tra i valorosi guerrieri ed Achille detto divino perchè figlio della ninfa Teti.
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