venerdì 25 novembre 2011

Io al posto di Hermes

Appena nato, nei panni di Hermes, sarei andato anch'io ad esplorare il nuovo mondo che mi circondava.

... ... ...
Andai al fiume e iniziai a chiedere a tutti gli esseri viventi in che posto mi trovavo e che cosa era tutto quello che mi circondava. Più tardi andai a vedere l'acqua che scorreva nel fiume e quindi mi precipitai sulle sue rive. Ammirando il fiume vidi delle ninfee e delle tortore che sapevano parlare e feci le domande che avevo già fatto ad altre persone e loro mi risposero. quando capii tutto quello che c'era da sapere dissi a qualche tortora e ninfea di distrarre Apollo per far in modo che riuscissi a rubare tutte le sue racchette e i suoi tavoli da tennis tavolo.
Facendo salti di notevole lunghezza e altezza vidi un anziano pastore appoggiato con la sua spalla destra all'entrata di una caverna. Il pastore vedendomi con tutte quelle racchette e tavoli da ping-pong capì che erano state rubate al dio Apollo, mi fermò e mi disse che se non avessi restituito gli oggetti rubati avrebbe riferito ad Apollo che io avevo rubato i suoi oggetti preziosi. Per non farglielo riferire ad Apollo lo ricattai regalandogli una delle mie racchette in cambio del suo silenzio. Lui accettò il compromesso e scelse la racchetta più bella.
Non fidandomi della sua onestà, mandai una persona a controllare se riusciva a tenere la bocca chiusa. La persona da me mandata gli disse se per caso aveva visto un bambino con le racchette e i tavoli da tennis tavolo di Apollo; in cambio della verità gli avrebbe regalato altre due fantastiche racchette da ping-pong. Il pastore si fece corrompere e gli disse il posto in cui le nascondeva allora io per punirlo lo trasformai in una racchetta da tennis tavolo di pietra per l'eternità. Quando il Dio Apollo scoprì che avevo rubato i suoi oggetti si infuriò e decise di punirmi; però quando venne nella mia casa e mi sentii suonare uno strumento fantastico fu colpito dal suono melodico e mi perdonò. Lo strumento era la chitarra.

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