Vedi il Soratte candido di nevibianche. I boschi, affaticati,non ne reggono il peso. Ogni corso d’acquas’indurisce nel gelo penetrante.Sciogli il freddo con abbondante legnanel focolare, e versa abbondantevino dal coccio a doppia ansa,sabino, di quattr’anni, o mio Taliarco.
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domenica 12 febbraio 2012
Orazio e la neve
trasferiamoci ai tempi dei Romani, ecco come parla della neve un poeta famoso, Orazio
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