lunedì 17 marzo 2014

Foscolo

Nostalgico e eternamente triste, Foscolo lascia la sua amata Zacinto, nelle terre che un tempo ospitavano i gloriosi greci per colpa delle sue idee. Le dedica questa bellissima poesia :

A Zacinto 

Né più mai toccherò le sacre sponde 
ove il mio corpo fanciulletto giacque, 
Zacinto mia, che te specchi nell'onde 
del greco mar da cui vergine nacque

Venere, e fea quelle isole feconde 
col suo primo sorriso, onde non tacque 
le tue limpide nubi e le tue fronde 
l'inclito verso di colui che l'acque

cantò fatali, ed il diverso esiglio 
per cui bello di fama e di sventura 
baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.

Tu non altro che il canto avrai del figlio, 
o materna mia terra; a noi prescrisse 
il fato illacrimata sepoltura.

1 commento:

  1. Questa poesia mi è piaciuta tanto perche il protagonista ricorda la sua patria dove non potra mai più tornare.

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