È lei la musa di Catullo, Lesbia, che scrive poesie in seguito usate da Catullo per esprimere il proprio amore platonico per lei.
Ad Afrodite
Che cosa brama ancora il tuo folle cuore?
Chi devo, Saffo, ancora persuadere
a darti ricompensa nell'amore?
Chi ti fa soffire?
Se adesso fugge, poi ti cercherà;
se sdegna i tuoi doni, presto ne farà;
se non ti ama, presto ti amerà,
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